domenica 23 settembre 2012

Blue Oyster Cult I LOVE THE NIGHT


Non potrò mai tralasciare di ascoltare questa fantastica band, ahimè.
Dentro ci sono 5 grandi songwriters, 4 ottimi cantanti solisti, strumentisti raffinati e mai banali provenienti dai circuiti underground newyorchesi degli anni 60.
Dentro c'è la musica rock a tutto tondo, dai Doors ai Led Zeppelin passando per i Blue Cheer e gli Steppenwolf e la psichedelia di fine anni 60.
Erroneamente etichettati come i Black Sabbath americani, in realtà sono un compendio rock di rara ampiezza e spessore, hanno spaziato tra i generi come pochi altri ed hanno anche (penso unici al mondo) tentato di "arricchire" i testi rivolgendosi a famosi autori di Science Fiction (Moorcock, Van Lustbader).
Il sodalizio con il produttore Sandy Pearlman (poi deflagrato in una marea di produzioni rock) costituisce ancor oggi uno degli esempi di come un bravo professionista poteva portare valore aggiunto alla "grezzitudine" di una band.
Vi posto questa che resta da sempre una delle mie favorite, un tune sospeso tra romanticismo e inquietudine (sentire l'arpeggio) che era un cavallo di battaglia della figura di maggior spicco della band, quel DONALD "Buck Dharma" ROESER che imbraccia la Gibson (spesso SG, talvolta Explorer) come pochi altri nel mondo dell'hard rock. E non mi riferisco alla postura. Pezzo contenuto nel controverso album "Spectres", uno dei più discreti e, al tempo stesso, oscuri della loro produzione, contenente grandi anthem da stadio (Godzilla, RU ready to rock), raffinate e sognanti ballad (questa qua e Death Valley Nights), hard rock song complesse e discontinue (Nosferatu, Golden Age of Leather).
Ad ogni modo "questa qua" si chiama I LOVE THE NIGHT.
Buonanotte, folks.

9 commenti:

Unknown ha detto...

Un grandissimo gruppo, niente da dire; nei primi anni hanno generato alcune visioni urbane-fantascientifiche- psicoanalitiche veramente uniche nel panorama della musica "pesante"!

allelimo ha detto...

DiamondDog, stavolta mi tocca ringraziarti: non mi era mai capitata l'occasione di ascoltare i Blue Oyster Cult, ma se questa canzone è rappresentativa della loro produzione da "i Doors ai Led Zeppelin passando per i Blue Cheer e gli Steppenwolf e la psichedelia di fine anni 60.", mi tranquillizzo: non ho perso molto...
:)

DiamondDog ha detto...

@Evil, vedo che sei un conoscitore della materia.....

@Alle è rappresentativa fino ad un certo punto i BOC non sono certo famosi per le dream ballad.....è un pezzo che io ho sempre trovato ben fatto. Se vuoi qualcosa di più "rappresentativo" senti chessò...
ASTRONOMY
VETERAN OF THE PSYCHIC WARS
HOT RAILS TO HELL
FLAMING TELEPATHS
BLACK BLADE
TAKE ME AWAY
HARVESTER OF EYES
......
C'è una raccolta della Sony, quella della serie "The Essential" che è abbastanza equilibrata nella selezione.

DiamondDog ha detto...

Per chi avesse voglia di una panoramica sulla band in questione un pò più seria di quelle che posso fare io consiglio:

http://www.rock-impressions.com/boc_arti.htm

loopdimare ha detto...

brano discreto, mi sembra un po' poco tipico per loro..

Totonno58 ha detto...

Non mi piace, lo trovo un po' zuccheroso...però non faccio testo, sono ancora con la capa e col pensiero a Campovolo...anche Bach mi sembrerebbe robetta!!:):)

DiamondDog ha detto...

Totò caspita sono stato via e ho letto solo stamani il tuo sms mannaggia..appena posso vengo a votare!

Euterpe ha detto...

Ne avevamo già parlato su questo blog di questo gruppo.
A prescindere dalla canzone in questione è indubbio che siano stati fondamentali per una generazione di band ( soprattutto americane ) che sono venute dopo.

Unknown ha detto...

Finalmente qualcuno si ricorda dei BOC. Nel 2008 mi sono fatto un viaggetto di 6 ore in auto per andarli a vedere vicino Roma. Lo sbattimento ne è valsa la pena :). Consiglio di rivalutare anche "Mirrors", disco troppo spesso stroncato a priori, solo perché tendente al pop.